L’equità nell’apprendimento è un tema caldo del nostro tempo. A parlarne sono stati i governanti ad ogni livello, sia europeo che nazionale.
Non a caso, il Social Summit di Göteborg 2017 ha annoverato tra i diritti sociali l’equità nell’istruzione: “Ogni persona ha diritto a un’istruzione, a una formazione e a un apprendimento permanente di qualità e inclusivi.”
La raccomandazione del Consiglio Europeo del maggio 2018 ha parlato di istruzione inclusiva a proposito di valori comuni. “L’apprendimento inclusivo deve tenere conto – si legge nel testo – delle esigenze particolari del singolo e facilitare la transizione tra i vari percorsi e livelli educativi”.
Ma quali sono gli strumenti per consentire un apprendimento davvero equo? Esploriamoli insieme!
Apprendimento virtuale ed equità
Il sistema educativo italiano è particolarmente rigido e predilige l’istruzione formale, definita in termini temporali e fisici.
Le nuove tecnologie, tuttavia, ci hanno permesso in pieno COVID-19 di rivoluzionare questi schemi. La DAD, ovvero la didattica a distanza, ha fatto sì che l’apprendimento arrivasse nelle case, superando il limite della compresenza. Una svolta epocale che ha permesso a questi strumenti virtuali di entrare a far parte della didattica in maniera sempre più stabile.
Apprendimento virtuale ed equità sono strettamente connessi poiché le nuove tecnologie permettono di personalizzare sempre di più la formazione. Vediamo come!
Vantaggi della formazione a distanza
Le lezioni in streaming, o registrate, consentono agli studenti di studiare in maniera più flessibile. Il corsista, specie se lavoratore, può accedere ai contenuti direttamente da casa se ha difficoltà a raggiungere l’aula oppure ascoltare la lezione nell’orario per lui più comodo.
La virtualità offre, quindi, pari opportunità di partecipazione anche a studenti con esigenze diverse, creando classi a distanza davvero eque. La possibilità di rivedere la lezione assecondando il proprio ritmo di studio, infatti, consente un apprendimento personalizzato sulle capacità e le nozioni del singolo. I materiali sempre a disposizione on line offrono agli studenti ulteriori opportunità di apprendimento che solo le nuove tecnologie possono dare.
Il confronto asincrono con docenti e altri studenti incoraggia le interazioni che di persona, in aula, sono spesso difficili.
L’apprendimento virtuale diventa così un importante strumento di equità poiché adatta la didattica allo stile di vita, alle necessità e alle conoscenze di ogni studente.
Equity e longlife learning
Come abbiamo visto, oggi i corsi a distanza hanno sviluppato nuove forme di apprendimento, più fluide e diffuse.
Gli studenti, attraverso i nuovi strumenti virtuali, e addirittura da mobile, possono interagire con i compagni e i docenti. On line, in diretta o in modalità asincrona, ognuno può porre domande, chiedere feedback, inviare compiti o completare quiz.
Lo studio si arricchisce di contenuti, che vanno dalle infografiche ai video, dai testi ai podcast. Il processo di apprendimento diventa più variegato e creativo ma soprattutto flessibile ed adattabile.
Ecco perché oggi si fa sempre più largo il concetto di lifelong learning – apprendimento permanente – uno studio che accompagni l’individuo anche dopo la scuola. I corsi di lingue on line, per esempio, possono essere un valido supporto professionale per chi vuole riposizionarsi nel mondo del lavoro. Seguirli è possibile sia a distanza, in modalità e-learnig, che in presenza, oppure in modalità blended. In questo modo lavoro e impegni personali possono sposarsi più facilmente con le esigenze di studio.
Apprendimento permanente e formazione a distanza
La legge 92/2012 di riforma del mercato del lavoro parlava già di “apprendimento permanente” delineando tre modalità:
- l’apprendimento formale del sistema scolastico;
- l’apprendimento non formale al di fuori dei sistemi di educazione istituzionalizzati;
- l’apprendimento informale che si realizza anche a prescindere dalla volontarietà
L’apprendimento permanente consente di creare maggiore mobilità sociale in un mercato del lavoro che sta diventando, via via, sempre più dinamico. Come studiare al meglio sfruttando ogni momento della giornata? L’e-learning diventa, in questo senso, uno strumento fondamentale.
Grazie alla formazione a distanza, per le aziende diventa più facile gestire ed organizzare corsi di aggiornamento per i propri dipendenti. Investire nell’improvement dei propri collaboratori è oggi più semplice e vantaggioso di ieri e a giovarne sono sia le imprese che i lavoratori.
L’apprendimento del futuro: longlife, equity e inclusivity
L’apprendimento del futuro si prospetta come un processo inclusivo e dinamico in cui l’accesso al sapere è equo e senza barriere. I nuovi strumenti della comunicazione e della formazione a distanza (FAD) permettono di garantire le stesse condizioni di studio al lavoratore come all’inoccupato.
Il termine “learning”, infatti, si contrappone a quello di “education”, configurando un processo che si può perseguire in maniera praticamente autonoma. In questo percorso l’interazione reale con docenti e colleghi non è necessaria. Anzi, proprio l’indipendenza che assicura la formazione a distanza crea una relazione più orizzontale tra docente e discente.
L’apprendimento di domani deve necessariamente tenere conto delle necessità dell’individuo perché possa davvero diventare permanente, flessibile ed inclusivo.
Equità educativa
I contenuti asincroni che caratterizzano l’apprendimento a distanza, o e-learnig, aumentano l’equità educativa favorendo l’accesso ai materiali e alle lezioni in qualsiasi momento. Non è necessario essere in un luogo preciso ad un determinato orario o disporre di particolari supporti. Spesso è sufficiente un cellulare, ovvero uno strumento che ormai è a disposizione di tutti.
Azzerando le spesa di trasferta o di acquisto per speciali device, l’e-learning offre opportunità di partecipazione più eque.
Grazie al machine learning, inoltre, le piattaforme di corsi on line come quelle di Woleex sono in grado di riconoscere il livello raggiunto dagli studenti. Il percorso viene, quindi, adattato alle necessità di approfondimento del discente, intervenendo laddove mostra più carenze.
Per permettere un apprendimento rapido ed efficace, anche da mobile, l’approccio Woleex si basa sul micro-apprendimento ovvero su “pillole di nozioni”. Lo studio diventa così più coinvolgente poiché i risultati ottenuti in poco tempo motivano particolarmente lo studente.