Diversity & Inclusion è un binomio sempre più importante per aziende e società. Negli ultimi anni accogliere e valorizzare la diversità è finalmente diventato un valore e non un ostacolo. Età, nazionalità, genere, religione e livello culturale differenti spesso creano stereotipi difficili da superare.
Per questo nasce il diversity management, ovvero la necessità di gestire le diversità all’interno di gruppi sociali, come una classe o un’azienda. In questi gruppi omologarsi non è richiesto e l’ascolto dei diversi punti di vista rappresenta un passo essenziale per realizzare l’inclusione.
Scopriamo di più su questa policy e sui vantaggi che può offrire sia per il singolo individuo che per la collettività.
Cos’è il diversity management
Il diversity management è una strategia di promozione delle diversità che viene applicata in molte organizzazioni. L’obiettivo è quello di creare un ambiente accogliente che influisca positivamente sul singolo e sul gruppo.
Possiamo classificare le diversità in due categorie:
- diversità primarie che riguardano il patrimonio personale immodificabile dell’individuo come età, etnia, religione, genere o orientamento. Rientrano in questa categoria anche le diversità relative a disabilità o abilità fisiche.
- diversità secondarie che riguardano il livello socioculturale, la professione e il reddito e possono essere modificate.
Analizziamo più nel dettaglio le varie diversità che si possono trovare in un contesto lavorativo. Scopriremo così come il diversity management può aiutare a superarle e a valorizzarle.
Quattro modi di essere diversi
Quanto si può essere diversi? Esistono 4 categorie funzionali al diversity management:
- diversità interna che corrisponde alle differenze primarie.
- diversità esterna relative al bagaglio di competenze del soggetto, in particolare le competenze soft. In questa tipologia rientrano opinioni, pensieri ed esperienze professionali.
- diversità organizzativa, legata cioè alle differenze operative che si sviluppano all’interno dell’organizzazione stessa. In questa categoria rientrano le differenti funzioni ricoperte o i vari livelli gerarchici.
- diversità di visione: la filosofia di vita, il modo di vedere il mondo e di gestire le situazioni è diverso da soggetto a soggetto. Ad influenzare la visione contribuiscono la diversità interna, esterna ed organizzativa e può cambiare nel tempo.
Il diversity management tende a non omologare queste categorie bensì a promuovere l’accettazione delle differenze. Perché è importante che le organizzazioni si impegnino in questo senso? Non solo per motivi etici…
Come si realizza il diversity management
Gestire le diversità come patrimonio aziendale significa produrre ricadute positive su tutta l’organizzazione. Il diversity management, infatti, è un vero e proprio investimento per le aziende poiché ha lo scopo di valorizzare tutte le risorse.
Per farlo è necessario compiere tre passaggi fondamentali:
- riconoscimento;
- inclusione;
- valorizzazione.
La consapevolezza e il riconoscimento delle differenze degli individui è il primo step del diversity management. Per realizzarlo si promuovono attività di formazione alle diversità, che hanno lo scopo di incoraggiare la comprensione e il rispetto.
Successivamente, l’organizzazione deve concentrarsi sull’eliminazione degli ostacoli che impediscono un trattamento equo fra tutti i dipendenti. Per questo andranno adottate specifiche politiche e pratiche di assunzione che promuovano lo sviluppo dell’inclusione.
Infine, il passaggio più importante è la valorizzazione che è anche l’aspetto più vantaggioso per le aziende. In questa fase l’obiettivo è quello di riuscire a utilizzare tutti i vantaggi che la diversità produce. Puntare sulle diverse capacità e sul know how di ogni dipendente significa riuscire a prendere da ognuno il meglio. In questo modo il dipendente è motivato, si sente apprezzato ed aumenta la propria produttività.
Diversity management ed inclusione linguistica
Come abbiamo visto, la formazione aziendale è una delle prime azioni di diversity management che una organizzazione deve prevedere. Oltre all’approfondimento degli stereotipi e alla promozione della formazione interattiva, i corsi di lingua aziendali rivestono un ruolo chiave.
Quando esistono barriere linguistiche all’interno di un gruppo di lavoro nessun tipo di inclusione è possibile. È necessario, infatti, che tutti abbiano “parità di voce” e imparare la lingua dell’“altro” diventa essenziale per fare team building. Non solo, perché vi sia davvero equità e non ci siano minoranze interne è necessario realizzare una intelligenza culturale.
Come farlo? Attraverso i corsi di lingua aziendali mirati a far conoscere nuovi idiomi e culture diverse, è possibile creare una reale integrazione sul lavoro. Il diversity management raggiunge così il culmine, perché riesce a valorizzare l’intero bagaglio culturale del singolo collaboratore che potrà raccontare la sua storia. Fondamentale è infatti la partecipazione attiva di tutte le parti dell’organizzazione senza le quali il diversity management è destinato a fallire.
I vantaggi del diversity management
Come abbiamo già detto, questo tipo di politica rappresenta un investimento dell’azienda nelle sue risorse, vediamo perché.
Il diversity management riduce il turnover e predispone l’azienda al cambiamento e al rinnovamento. Più il gruppo è eterogeneo più è possibile contare su background e opinioni differenti. Proprio questa ricchezza culturale è fondamentale per proiettare l’azienda nel futuro, verso nuove sfide e nuovi traguardi. Anche la creatività è maggiore in un gruppo che ha un ampio ventaglio di competenze.
Un gruppo multietnico, poi, apre all’azienda maggiori prospettive sul mercato globale predisponendola a comprendere al meglio le richieste degli stakeholders internazionali.
Il diversity management, inoltre, permette di accaparrarsi i talenti migliori e di valorizzarli al massimo acquisendo così un vantaggio competitivo non da poco.
Ambiente di lavoro inclusivo, pari opportunità per tutti
Abbiamo visto come la corretta gestione della diversità multiculturale nelle aziende assicuri crescita e pari opportunità a tutti i suoi dipendenti.
La formazione linguistica è fondamentale per permettere una comunicazione efficace che crei un ambiente in cui tutti possono interagire e contribuire attivamente. Non solo sentendosi membri del team ma anche in grado di scalare le gerarchie ed accedere a posizioni di rilievo.
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