La pasqua ortodossa in Russia: quando e come si festeggia

La Russia è uno Stato di quasi 20 milioni di chilometri quadrati, ovvero la nazione più grande del mondo. Con i suoi circa 143.000.000 di abitanti è il 6° Paese del pianeta per popolazione e vanta una tradizione millenaria che inizia con la venuta dei vichinghi dalla Svezia.

Il termine Rus’, infatti, pare sia collegato al mestiere di navigatore-mercante poiché i Vichinghi svolgevano proprio queste attività lungo i grandi fiumi baltici.

La lingua ufficiale è il russo parlato ad oggi da 258,2 milioni di persone mentre il suo alfabeto è conosciuto con il nome di cirillico. Questo tipo di scrittura ha origine da San Cirillo che nel IX secolo elaborò questo alfabeto insieme al fratello Metodio. La lingua russa deriva dal protoslavo, lingua degli slavi che fu usata dai due monaci per evangelizzare questi popoli. A proposito della religione russa, oggi parliamo di una delle loro tradizioni più note: la Pasqua ortodossa. Scopriamo quando e come si festeggia.

La religione ortodossa russa

La chiesa cristiana di rito greco è definita chiesa ortodossa e si staccò definitivamente da quella cattolica con lo scisma d’Oriente avvenuto nel 1054. Papa Leone IX e il patriarca Michele Cerulario si scomunicarono a vicenda e quest’ultimo rimase strettamente fedele ai dogmi dei primi sette concili ecumenici.

I più importanti monasteri della religione ortodossa si trovano in Grecia, Sinai, Turchia, Bulgaria, a Mosca e a Kiev. Oggi gli ortodossi sono circa 130 milioni e sono diffusi soprattutto in queste aree dell’Europa orientale.

I singoli vescovi governano la propria chiesa senza far capo ad un riferimento unico come il Papa cattolico. Esiste solo una figura considerata “primus inter pares” ed è il patriarca ecumenico di Costantinopoli che svolge un importante ruolo di rappresentanza religiosa.

A proposito della religione ortodossa in Russia, lo Stato ha una propria chiesa ortodossa autocefala il cui patriarca è capo della chiesa di Mosca e di tutte le Russie.

La chiesa ortodossa russa è particolarmente legata alle proprie tradizioni antiche, tanto che l’ortodossia moscovita è diventata un progetto culturale, il cosiddetto “Mondo russo”.

La Pasqua ortodossa quando si festeggia

La Pasqua ortodossa non coincide con la Pasqua cattolica poiché segue il calendario giuliano e cade nella prima domenica dopo la prima luna dall’equinozio di primavera.

Come tradizione cristiana vuole, nella settimana precedente anche i russi festeggiano l’ingresso di Gesù a Gerusalemme. Una festa che non prende però il nome di Domenica delle Palme ma è nota come la Domenica dei Salici, proprio perché in Russia le palme non crescono ma tradizione vuole che fioriscano i salici. Anche i russi ortodossi conservano i rametti dei salici benedetti (come noi le palme) e li usano per proteggere le case dalle malattie o adornare le icone.

La settimana che succede alla domenica dei salici è quella santa di Passione in cui si osserva un rigido digiuno privo di carne, pesce, latte e olio. Non solo, in occasione della commemorazione del tradimento di Giuda e della Crocifissione, il digiuno è totale. Il lunedì santo il Patriarca russo celebra una particolare cerimonia che si ripete una sola volta all’anno presso il monastero Donskoj di Mosca. Si tratta della benedizione del crisma, una particolare miscela a base di oli profumati e resine usato per il battesimo, la cresima e l’unzione degli infermi.

Pasqua ortodossa come si festeggia

Per gli ortodossi la Pasqua è la festa più importante e si festeggia in famiglia e con gli amici, iniziando già dalla settimana che la precede.

La Pasqua ortodossa vera e propria inizia il sabato quando nelle case russe e nelle strade della città, si respira aria di gioia e di festa.  Le famiglie imbandiscono una tavola ricca di prelibatezze, come i piatti tipici Kulič e Pashka che vengono benedetti proprio nel corso di questa giornata. A mezzanotte i fedeli si riuniscono accendendo un cero e seguendo la croce in processione. Un particolare modo di festeggiare la Pasqua ortodossa è quello di abbracciarsi tre volte al suono della campana a festa per poi seguire la liturgia pasquale fino alle prime luci del mattino.

Non si tratta dell’unica usanza diversa dalla nostra. Il giorno di Pasqua si usa consumare un pasto sulla tomba di un parente e, nei quaranta giorni successivi, ci si saluta con l’espressione “Cristo è risorto”.

Il pranzo della Pasqua ortodossa inizia con la tradizionale battaglia delle uova. Queste ultime sono decorate e poste al centro della tavola, ogni commensale ne prende una e cercherà di colpire l’estremità dell’uovo del vicino per romperlo.

I piatti della Pasqua ortodossa: uova colorate, Paska e Kulič

Durante il Sabato Santo, come abbiamo detto, c’è l’usanza di portare in chiesa i piatti tradizionali della Pasqua ortodossa che sono:

  • la Paska,
  • il Kulič,
  • le uova colorate.

La prima è una torta di ricotta cremosissima cui si aggiunge la frutta candita, le mandorle e l’uva passa, l’altro è un dolce cilindrico simile al panettone. Non è possibile immaginare un dolce senza l’altro poiché vanno consumati assieme.

Le uova colorate sono una tradizione pasquale che la Russia ortodossa condivide con noi. La consuetudine di dipingere le uova è collegata all’inizio della primavera e, quindi, ai riti di rinascita e rinnovamento. Non appartengono alla tradizione della Pasqua ortodossa le uova di cioccolato. Piuttosto, si possono trovare nelle case uova colorate finemente ornate, soprattutto di rosso, simbolo del sangue di Cristo.

In merito a questa consuetudine possiamo citare un episodio che risale al 1885 quando lo zar Alessandro III chiese al gioielliere Fabergé di realizzare un uovo di pasqua contenente una sorpresa per la zarina. Iniziò così la famosa storia della collezione di “Uova di Pasqua Imperiali”. Ogni anno Fabergé realizzava queste opere d’arte in oro tempestate di pietre e lacche preziose, sempre diverse l’une dalle altre, che sono diventate simbolo della Russia e della Pasqua ortodossa.

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