Se le competenze professionali, in special modo quelle digitali, continuano a rivestire un ruolo importante nella propria formazione, a fare la differenza nel mercato del lavoro sono le capacità personali.
Le soft skills, o abilità “morbide”, sono competenze trasversali che si acquisiscono nel quotidiano e nella vita extra lavorativa: attengono alla personalità e si sviluppano spontaneamente. Tuttavia, è possibile potenziare le soft skills attraverso esperienze dirette o corsi specifici.
Nel mercato del lavoro 2024 le soft skills rappresentano un valore aggiunto determinante nella selezione del personale: il recruiter indaga sempre più a fondo le abilità trasversali, alla ricerca di caratteristiche indispensabili. Ma quali sono esattamente le soft skills più richieste dal mercato del lavoro nel 2024?
Elenco soft skills del 2024
Abbiamo individuato 10 soft skills principali tra le più richieste nel 2024. Nell’elenco potrai ritrovare alcune competenze trasversali che sono note da tempo, come la capacità di leadership o di lavorare in team, più recenti sono le skills che riguardano la capacità di gestire il cambiamento, la resilienza o l’intelligenza emotiva. Molte di esse si sono sviluppate, e si sono rese necessarie, in seguito alla rivoluzione digitale. La digitalizzazione dei processi e l’evoluzione rapida e costante cui è sottoposto il mercato del lavoro, ha richiesto una migliore capacità di adattamento.
Ecco nel dettaglio le 10 skills da acquisire assolutamente quest’anno o da saper valorizzare:
- Problem solving;
- Leadership;
- Team working;
- Comunicazione efficace;
- Change Management;
- Pensiero critico;
- Adattabilità;
- Intelligenza Emotiva;
- Creatività;
- Resilienza (o antifragilità).
Problem solving: la capacità di risolvere i problemi
Il problem solving è letteralmente la capacità di risolvere i problemi, o meglio di saperli fronteggiare nel miglior modo possibile. Questo tipo di soft skill è molto utile in un mercato del lavoro altamente competitivo e permette di acquisire un ottimo vantaggio se il tempo di risoluzione è breve e la soluzione è efficace.
La consapevolezza, la capacità di ascolto attivo, la curiosità e la creatività sono tra le soft skills necessarie per sviluppare l’abilità di problem solving. In questo modo, si potranno immaginare percorsi alternativi e sperimentare soluzioni inaspettate.
Leadership: la soft skills che sa guidare un gruppo
La capacità di leadership è una soft skills da sempre richiesta a chi ha responsabilità manageriali o di responsabilità di un team. Questa abilità ha a che vedere con la abilità ad infondere fiducia, ispirare i propri sottoposti ma anche con la capacità di comportarsi in maniera esemplare. Questa competenza trasversale è fondamentale nel mercato del lavoro se si vogliono raggiungere ruoli apicali: motivare un gruppo di persone per agire proficuamente in un’unica direzione non è cosa da tutti!
Team working e team building: due facce della stessa medaglia
Il team working è la capacità di lavorare in gruppo: ovvero l’abilità a collaborare, senza sopraffare o essere sopraffatti, per un obiettivo comune. Alcune personalità sono più predisposte a condividere il proprio lavoro, altre hanno un approccio individualista. Proprio per cercare di saldare i legami nei gruppi di lavoro, le aziende e i responsabili HR organizzano i cosiddetti “team building” ovvero dei momenti extra lavorativi atti a ribaltare i ruoli aziendali e a condividere momenti ludici o motivazionali. Grazie a queste esperienze i rapporti umani si valorizzano e si sviluppano maggiore empatia e spirito di collaborazione.
Comunicazione efficace
Questa è una delle soft skills più richieste nel mondo del lavoro: la capacità di avere una comunicazione efficace. Sia essa interna o esterna, la comunicazione è alla base del rapporto umano ed è indispensabile perché il processo produttivo vada a buon fine.
Questa soft skills si incrocia con la capacità di ascolto, poiché per comunicare correttamente è necessario ascoltare l’interlocutore senza sovrapporsi. L’attenzione al feedback rende efficace la comunicazione che così può raggiungere il destinatario con successo.
Change management
La soft skills “change management” è l’abilità a gestire il cambiamento, dando una direzione e un coordinamento alle trasformazioni.
Obiettivo di questa capacità è saper controllare e guidare le trasformazioni, non solo facendole proprie ma anche sfruttandole a proprio vantaggio. Il change management diventa, quindi, indispensabile in un mercato del lavoro costantemente travolto dai cambiamenti tecnologici. A rendere questa soft skills particolarmente apprezzata dai recruiter è la sua capacità di trasformare le evoluzioni in un vantaggio competitivo, invece che vederle come un ostacolo.
Pensiero critico
Nella società della comunicazione di flusso, costante e pervasiva, la capacità di sviluppare un pensiero critico è la conditio sine qua non per sopravvivere alle fake news e alle mistificazioni.
L’abilità di valutare le informazioni in maniera critica e di mettere da parte i pregiudizi, consente di aprire la propria mente. Si svilupperanno così decisioni libere da vincoli, obiettive e ben ponderate.
Adattabilità
La capacità di adattamento è una soft skills molto richiesta dalle realtà professionali che hanno sedi in diversi luoghi e che prevedono di creare nel tempo sempre nuove business unit.
Questa competenza trasversale permette di sapersi adattare a contesti lavorativi in continua trasformazione, di essere aperti alle nuove sfide e disponibili a spostarsi e a collaborare con persone sempre diverse. Una skill che è importante, però, in ogni contesto lavorativo, poiché permette di gestire i cambiamenti in maniera proattiva.
Intelligenza emotiva
L’intelligenza emotiva è la capacità di “leggere” i sentimenti e le emozioni di chi ci circonda e di poter utilizzare queste informazioni a proprio vantaggio. Saper riconoscere e individuare le proprie sensazioni e quelle altrui è importante per gestire al meglio l’emotività, allo scopo di raggiungere obiettivi professionali e di crescita aziendale.
Creatività
“Thinking outside the box”, pensare fuori dalla scatola ovvero fuori dall’ordinario, per trovare idee originali. Questa è la creatività, una competenza trasversale spesso innata, ma che può essere sviluppata, che rappresenta un vero tesoro per ogni realtà lavorativa. I leader sono alla costante ricerca di persone in grado di elaborare nuove idee e soluzioni per avere più competitività. La creatività, nella lista stilata dal World Economic Forum (WEF), è al 3 posto tra le delle competenze trasversali che i recruiter ricercheranno in futuro.
Resilienza (o antifragilità)
Chiudiamo la top ten delle soft skills più richieste dal mercato del lavoro nel 2024 con una parola che è stata trend topic nel 2020: la resilienza. Questa capacità è presa in prestito dalla proprietà che hanno alcuni materiali ovvero quella di resistere agli urti senza spezzarsi. Ecco perché spesso la resilienza viene associata alla antifrangibilità. Mutuata all’ambito umano, la resilienza è diventata la “capacità di resistere e di reagire di fronte a difficoltà, avversità, eventi negativi” (garzantilinguistica.it). L’abilità di recuperare bene e rapidamente dopo un momento di crisi o difficoltà è una delle competenze di cui un’azienda non può fare a meno. La resilienza è considerata, infatti, la soft skills principale da spendere sul mercato del lavoro poiché da essa derivano anche creatività, problem solving, change management e adattabilità.