Vuoi migliorare il tuo inglese per imparare ad esprimerti correttamente in ogni situazione? Se c’è una difficoltà che gli italiani incontrano nell’imparare la lingua è il passato dei verbi che, per alcune voci, è irregolare.
L’inglese prevede 4 tempi del passato:
- past simple;
- past continuous;
- past perfect;
- past perfect continuous.
Il present perfect appartiene ai tempi cosiddetti “perfect” che uniscono due lassi di tempo diversi.
Viene detto present poiché attiene al passato ma anche al presente…spesso questo tempo crea confusione poiché viene assimilato al passato prossimo con il quale, invece, ha poco o nulla in comune.
Vediamo le differenze e come formulare correttamente una frase con il present perfect.
Migliorare in inglese: cominciamo…dal passato!
Il passato in inglese ha diversi tempi a seconda del momento nel quale si è compiuta l’azione. Iniziamo il tuo percorso per migliorare in inglese dal past simple, un tempo usato per parlare di azioni compiute e terminate in un momento ormai trascorso. Ne è un esempio l’espressione:
Yesterday I met him, ieri l’ho incontrato.
Più circostanziato è il past continuous, il quale individua un’azione svolta in un preciso momento del passato. This evening at 7 o’clock I was eating, stasera alle 7 stavo mangiando.
Il past perfect è un terzo tempo che scandisce le fasi di azioni passate: si usa cioè per descrivere azioni portate a termine prima dell’inizio di altre azioni (sempre del passato). È utile per raccontare la sequenza dei fatti in ordine cronologico: after we had seen this movie, we went home, dopo aver visto questo film, siamo andati a casa.
Il past perfect continuous è un tempo che ci dà il senso della durata di un’azione passata che è ormai terminata: when dinner was served we had ordered for half an hour. Quando la cena è stata servita avevamo ordinato da mezzo’ora.
E allora cos’è il present perfect e a cosa serve? Scopriamolo insieme.
Present perfect cos’è
Il present perfect è un tempo verbale che identifica tre tipi di situazioni:
- azioni non concluse;
- azioni concluse con effetti nel presente;
- azioni che non sono ancora avvenute.
Questo tempo verbale dà continuità all’azione compiuta nel passato poiché identifica qualcosa che è iniziato precedentemente ma è ancora in corso oppure i cui effetti perdurano nel presente.
Per capire meglio facciamo degli esempi: I’ve had a dog for 3 years, ho un cane da 3 anni. In questo caso il possesso è iniziato nel passato ma continua nel presente, il present perfect viene usato per indicare la continuità dell’azione.
I’ve worked all day, I’m so tired! Ho lavorato tutto il giorno, sono così stanco! Nell’esempio l’azione compiuta nel passato ha effetti sul presente poiché il soggetto è stanco adesso a causa di un evento passato. In questa frase il p.p. è usato per individuare un rapporto di causa/effetto.
Anche per raccontare esperienze non ancora vissute si usa il presente perfect in frasi come: I’ve never eaten at fast food, non ho mai mangiato al fast food.
Infine, il presente perfect si impiega in frasi che indicano azioni iniziate e concluse in un passato non ben specificato, con l’aggiunta di parole come already o just. Have you already cleaned your room? Hai già pulito la tua stanza?
La risposta potrà essere Yes, I’ve already done it oppure No, I haven’t done it yet, a seconda se l’azione sia stata o meno compiuta. Anche nella risposta, quindi, si userà il present perfect poiché si farà riferimento ad un passato non identificato con precisione.
Present perfect come si forma
Come si forma il present perfect correttamente? Questo tempo verbale si compone di due parti: l’ausiliare to have (al presente) + il participio passato del verbo principale.
È proprio questa costruzione, del tutto simile al passato prossimo, a creare confusioni negli italiani che vogliono migliorare in inglese.
Per la costruzione corretta della frase è necessario conoscere il participio passato del verbo che, se regolare, prevede il suffisso +ed. Esempio loved, arrived, worked. Se si tratta, invece, di verbi irregolari sarà necessario imparare le forme letteralmente memorizzandole.
Un esempio chiaro di quanto possa differire la voce verbale dalla base lo abbiamo con il verbo “to go” ovvero “andare” che si declina al past simple in “went” e al past participle in “gone”.
Differenza present perfect e passato prossimo
Come abbiamo appena illustrato, present perfect e passato prossimo sono due tempi tra di loro molto diversi nel significato e non è possibile tradurli letteralmente.
Questo perché il passato prossimo in inglese non esiste o, più precisamente, non coincide con il nostro e può essere tradotto con il past simple o il present perfect a seconda del contesto.
La differenza la fa la definizione del tempo passato: se ben identificata (un orario o un periodo) si userà il past simple, diversamente per individuare un passato “generico”, magari non ancora concluso, si userà il present perfect.
Ricapitolando: cos’è e come si forma il present perfect
Quello che NON è:
- Non equivale al nostro Passato Prossimo: nel linguaggio comune il passato prossimo è diventato, di fatto, un tempo per indicare azioni passate, a prescindere dalla loro collocazione temporale
- Esempio: “ieri sono andato al cinema” oppure “Due anni fa sono andato a Londra e ho visitato il Covent Garden”
- Non è un’azione passata, finita, morta!
Quello che è:
- È un’azione presente ancora adesso, anche se iniziata nel passato
- È un’azione che è “appena” terminata
- È un’azione del passato ma non si specifica quando è successo o quando il tempo esatto dell’azione non è importante o conosciuto
Come si forma:
Affermativa: soggetto + present simple di to have + participio passato del verbo principale
Negativa: soggetto + present simple di to have + not + participio passato del verbo principale
Interrogativa: present simple di to have + soggetto + participio passato del verbo principale
Esempi:
- È un’azione presente ancora adesso, anche se iniziata nel passato:
- Paul has been in hospital since Monday (he is still in hospital: l’azione continua anche adesso)
- They have lived in Milan since 2011 (they still live in Milan: l’azione continua, non è finita)
- It has rained a lot this year (l’anno non è ancora terminato)
- I have been to the cinema twice this week (la settimana è ancora in Corso, non e terminata)
- Have you played football since you were a child?
- È un’azione che è “appena” terminata (in questo caso si rafforza con l’avverbio “just”)
- I have just finished my homework (l’azione è finita proprio adesso)
- She has just eaten an ice cream.
- I have just come back from London.
- Has he just left the company?
Ø È un’azione del passato ma non si specifica quando è successo o quando il tempo esatto dell’azione non è importante o conosciuto
- She has visited Paris several times (azione ripetuta in un momento non specificato fra passato e presente)
- We have eaten at the restaurant many times (azione ripetuta)
- Someone has taken my umbrella (non si sa quando o non è importante)
- She has read a lot of books
- Have you seen “The Godfather”?
Avverbi usati con il Present Perfect
Con il present perfect gli avverbi di tempo più usati sono never, ever, yet, already, still, just. Indicano il perdurare nel tempo di un’esperienza iniziata nel passato, positiva o negativa (mancanza)
- She has never written a book
- Have you ever played tennis?
- I haven’t finished my homework yet
- Have you already had lunch?
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In questa breve guida sul present perfect abbiamo provato a spiegare in sintesi la differenza tra questo tempo e le altre forme di passato in inglese. Abbiamo anche individuato le peculiarità di questo tempo rispetto al nostro passato prossimo. Se l’argomento ti sembra interessante e vuoi approfondire la tua conoscenza dell’inglese, imparando a gestire in maniera fluente una conversazione in lingua, puoi seguire i corsi di lingua Woleex.
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