Entriamo nel cuore rosso delle tradizioni spagnole, parliamo della Tomatina, uno degli eventi folkloristici più famosi della regione iberica.
In questo evento estivo ritroviamo tutto lo spirito goliardico degli spagnoli e l’amore per le tradizioni popolari. Diciamolo subito, non c’è spreco di cibo nella Tomatina, questa battaglia di pomodori, infatti, prevede l’uso di ortaggi coltivati ad hoc.
Ma come nasce questa battaglia che ci ricorda la nostrana guerra delle arance di Ivrea? Leggiamo origini e dettagli di una manifestazione che attira ogni anno migliaia di turisti.
Tomatina spagnola cos’è
Abbiamo già anticipato che la Tomatina è una vera e propria battaglia che si basa sul lancio dei pomodori. Se hai seguito un corso di lingua spagnola saprai sicuramente che in spagnolo pomodoro si dice “tomate” ed è da questo termine che nasce il nome della manifestazione. Il pomodoro viene chiamato così anche in inglese (tomato) e in altre lingue che fanno riferimento al vocabolo azteco “tomatl”. È proprio nella patria degli Aztechi che nasce questo tipo di verdura ed è da questa terra che prende il nome in diversi idiomi.
La battaglia si svolge in agosto, esattamente l’ultimo mercoledì del mese, nel paesino di Buñol, un piccolo comune della provincia di Valencia.
Le origini della festa sono relativamente vicine ed affondano nel secondo dopoguerra. Nel 1945 ci fu, infatti, una singolare zuffa tra ragazzi durante la festa dei Giganti e testoni che diede il via a tutto.
Tomatina origini
La festa dei Giganti e testoni è una tradizione popolare tipica dell’Europa occidentale e dell’America Latina in cui personaggi popolari, o figure mitologiche, vengono rappresentate sotto forma di testoni o giganti. Queste figure vengono poi portate sulle spalle, ballando e cantando, ed interagiscono con gli astanti con scherzi e giochi.
È proprio nell’ambito di questo evento che un gruppo di ragazzi si azzuffò usando come armi dei pomodori. Al momento la polizia disperse i manifestanti ma l’anno dopo nacque spontaneamente la volontà di replicare la battaglia dei pomodori in piazza e ognuno portò i propri pomodori da casa.
Per tanti anni la Tomatina fu un evento clandestino, osteggiato dalle autorità, fino a quando, nel 1957 divenne una festa popolare riconosciuta tanto che dal 1980 è il comune di Buñol a fornire direttamente “le armi” necessarie.
Oggi il successo della Tomatina spagnola è tale che il 27 agosto 2007 l’ufficio del turismo generale lo ha premiato come festival di interesse internazionale.
Tomatina spagnola come si svolge?
La Tomatina inizia alle 9 di mattina, nella piazza centrale della città, dove balli e canti cominciano ad animare il paese. In questo momento è già possibile dotarsi dei pomodori distribuiti dal Comune.
Prima della battaglia vera e propria, viene piantato un enorme palo da cui pende un prosciutto: i presenti possono provare ad arrampicarsi per arrivare in cima ed aggiudicarsi il famoso “Jamon iberico”. Intanto, per complicare la salita, i popolani gettano dai balconi secchiate d’acqua sui partecipanti segno che manca poco alla battaglia…
Alle undici compare dal fondo della strada un camion festante carico di pomodori che annuncia l’inizio ufficiale della Tomatina. È proprio da questo veicolo che partono i primi lanci, successivamente verrà fatto cadere il carico e la folla potrà gettarsi sui pomodori per armarsi a dovere. Non si tratta del primo ed unico rifornimento, molti altri camion porteranno la preziosa verdura rossa in pizza, fino a quando uno sparo chiuderà ufficialmente le ostilità. Il tutto si conclude alle 12 dopo un’ora di intensa battaglia!
Tomatina i numeri dell’evento
Negli anni, l’evento è cresciuto tantissimo tanto da arrivare a sfiorare i 50 mila partecipanti con un picco di consumo dei pomodori di ben 130 tonnellate.
Per difendersi dall’accusa di spreco di cibo, gli organizzatori della Tomatina assicurano che viene usata una speciale varietà di pomodoro dal gusto non molto gradevole. Non solo, questi ortaggi sarebbero anche forniti ad uno stato di maturazione che non ne consentirebbe comunque la vendita.
Dopo due anni di stop, causa Covid, la manifestazione ha ripreso la sua piena attività e l’anno scorso ha registrato la presenza di circa 20.000 partecipanti.
La battaglia del cibo nella cultura spagnola
La Tomatina non è l’unica manifestazione spagnola che vede per protagonista il cibo. Le caramelle sono oggetto della battaglia di Vilanova y la Geltru, vicino Barcellona, che risale al 1940 e nasce come atto di ribellione contro la dittatura franchista che si opponeva ai festeggiamenti del Carnevale.
Se ci spostiamo nella comunità autonoma di La Rioja, e precisamente ad Haro, troviamo la Battaglia del vino dove ad essere lanciata è proprio la nota bevanda. Il tutto si svolge sempre in estate, il 29 giugno in occasione della festa di San Pedro ed è previsto un momento dedicato ai più piccoli con la battaglia del mosto.
Ad Alicante il Festival del piccolo centro di Ibi vede coinvolte uova e farina insieme a fumogeni e petardi. La festa Els Enfarinats (gli infarinati) esiste ormai da oltre 2 secoli e trae origine dai festeggiamenti per il Giorno degli Innocenti.
La festa simula un colpo di stato e la conseguente battaglia fra due fazioni rivali: Els Enfarinats e La Oposicio (l’opposizione). I primi sono i golpisti che prendono il controllo del villaggio a colpi di uova e farina, stabilendo leggi insensate, mentre gli altri cercano di ristabilire l’ordine.